Per migliorare ogni passo, figura o fase del Tango occorre agire attraverso una scomposizione del movimento e una ripetizione continua.
Lo schema di ballo ed anche ogni singola figura devono essere “ compresi/ sentiti” per punti continui ( movimenti). Si migliora il proprio modo di ballare con la attenzione, la cura ad ogni singolo movimento perché si individuano errori, difetti, ineleganze.
Vengono migliorate non solo la esecuzione tecnica ma appunto il modo di ballare, lo stile, l’eleganza.
Per gli uomini tutto questo significa capacità di “marcare” con sicurezza e precisione, rendendo chiara quale sia la risposta che attendono dalle donne che, seguendo la marca, sono in grado di comprendere ed eseguire.
La maggior parte di noi, è sempre andata avanti sempre in cerca di novità e figure nuove. Ciò che spesso, quasi sempre succede, è che in questo continuo andare avanti ci dimentichiamo che la ripetizione è ciò che oggi ci permette di essere buoni ballerini, piuttosto che bravi professionisti o atleti. La ripetizione è come l’allenamento di uno sportivo, ciò che ci permette di tenere le prestazioni ai massimi livelli.
La ripetizione è fondamentale per prendere coscienza e consapevolezza del movimento. Dagli studi che ho fatto sul tango e sul movimento dell’essere umano, applicati al ballo, ho riscontrato che chi non balla molto bene, lo fa solo per mancanza di buone e consolidate basi.
Il segreto, del buon tango sta invece tutto nella conoscenza e spesso ripetizione dei movimenti base.
La figura complessa non è altro che un insieme di movimenti basici